Come vanno i mercati e cosa ci aspetta ad Agosto?
Data pubblicazione: 17 luglio 2025
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- Inflazione stabile e tagli della Fed possono innescare nuovi rialzi, ma attenzione anche alle trimestrali
- Agosto solitamente porta maggiore volatilità, favorita dalla riduzione degli scambi: puntare sulla diversificazione
- Finora lo shock dei dazi è stato principalmente emotivo. Dollaro in calo, ma ancora sopra i livelli del 2021
S&P 500 e STOXX 600 EUROPEO: SVANTAGGIO RECUPERATO
Fonte: REUTERS (indici ri-basati = 0 al 1° gennaio 2025)
Il copione pieno di incertezze, ma anche di opportunità, che sta andando in scena da inizio anno sui mercati finanziari sembra destinato a proseguire almeno fino a settembre. A luglio l’attenzione degli investitori sarà concentrata su dati macro e trimestrali, soprattutto dagli USA, mentre in agosto a muovere i mercati potrebbero essere gli sviluppi geopolitici, dai dazi di Trump a possibili novità, positive o negative, dai fronti di tensione e di guerra ancora aperti, come Ucraina e Medio Oriente. Le previsioni di analisti di mercato ed economisti spaziano dalla possibilità di un rally estivo sostenuto, a un periodo di trading in range, fino a una frenata inattesa. Per gli investitori rimane valida la lezione appresa fin qui nel corso del 2025: non cedere all’emotività e al panico dettato dall’allarmismo, restare investiti, e magari approfittare delle possibili ondate di volatilità per rafforzare il posizionamento, a cominciare dall’azionario.
Rally estivo? Ecco i possibili fattori scatenanti
Storicamente, la stagionalità estiva racchiude un potenziale di rendimenti positivi soprattutto a luglio, che può essere alimentato da dati macro che confermino la frenata dell’inflazione e tagli in arrivo di Fed e BCE (con un “atterraggio morbido” dell’economia USA). Un altro possibile booster è rappresentato dalla stagione delle trimestrali che da metà luglio entra nel vivo a Wall Street, come sempre con le grandi banche, da JP Morgan a Citi, da BofA a Goldman Sachs e Morgan Stanley, che a fine mese saranno seguite dai Big Tech, iniziando da Alphabet e Microsoft, mentre per Nvidia bisognerà aspettare fine agosto. Utili solidi magari oltre le attese possono sostenere il sentiment e i prezzi azionari, che in America viaggiano già a livelli elevati, a differenza dell’Europa.
Possibile volatilità di agosto
Resta aperto però anche il potenziale di volatilità, soprattutto ad agosto, quando i nodi delle sfide sul fronte dei dazi dovrebbero venire al pettine. In questo caso potrebbero tornare in primo piano le pressioni emotive che hanno causato le correzioni di Wall Street e delle Borse del Vecchio Continente ad aprile, poi brillantemente superate con il raggiungimento di nuovi massimi storici.
Dal fronte geopolitico possono arrivare anche sorprese negative, oltre che positive come molti si attendono. Per navigare in questo contesto saranno essenziali una gestione attiva e una diversificazione sia settoriale che geografica, supportate da consulenza finanziaria collaudata e di alto profilo.
Lo shock (emotivo) dei dazi
Per quanto riguarda l’azionario, il 2025 ha visto una partenza brillante di Wall Street e ancora di più dell’Europa, sull’attesa di un forte supporto offerto dal ritorno di Trump alla Casa Bianca con piani di tagli fiscali e deregulation e di una BCE in allentamento a sostegno della crescita. Poi ad aprile le traiettorie dei due mercati si sono invertite per lo shock soprattutto emotivo da dazi, che ha colpito più violentemente l’azionario USA rispetto alla controparte europea. Ma poi le azioni a stelle e strisce hanno rimbalzato con maggior vigore, recuperando alla fine tutto lo svantaggio accumulato, come mostra il grafico in apertura (aggiornato all’8 luglio), e le stime di diverse grandi case puntano a un ulteriore rafforzamento relativo di Wall Street.
Gli sviluppi del cross euro/dollaro
Il mercato valutario i cui due principali protagonisti, dollaro ed euro, hanno preso da inizio anno strade decisamente diverse, con il primo in netto arretramento non solo rispetto alla moneta unica ma anche su diverse altre divise, a cominciare dallo yen giapponese, che ha fatto parlare di una perdita progressiva della supremazia del biglietto verde come riserva e strumento di pagamento globale.
INDICE DXY: DOLLARO CONTRO LE PRINCIPALI VALUTE
Euro 57.6%, Yen, Sterlina, Canada, Corona Svedese e Franco Svizzero
Fonte: Federal Reserve St. Louis
La caduta mostrata dal grafico qui sopra è sicuramente importante, ma bisogna tener conto che ai livelli attuali il dollaro è ancora ben sopra quelli del 2021, e che veniva da una corsa che lo aveva portato a superare la parità contro euro sulla spinta dell’eccezionalismo USA, alimentata dal poderoso rimbalzo di economia e mercati americani dopo il Covid.
Rimanere fedeli alle scelte di portafoglio
In conclusione, gli investitori devono prepararsi alla navigazione estiva attrezzati con una visione di lungo termine, restando fedeli alle scelte di portafoglio, affidandosi alla diversificazione e alla consulenza esperta, pronti a cogliere le opportunità che possono essere offerte dalla combinazione di volatilità ed emotività.
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